Il progetto Panthers Sharing Community in San Leonardo intende costruire una struttura condivisa dall’associazione sportiva di football americano con le scuole, le parrocchie e le associazioni di quartiere con particolare attenzione alle fasce deboli ai diversamente abili e ai gruppi sociali vulnerabili. Lungo il bordo laterale dell’impianto che costeggia la via Europa l’architettura si distende sulla linea laterale cercando un rapporto diretto con il campo e l’attività sportiva, ponendosi come diaframma acustico e di mitigazione ambientale dell’infrastruttura e come fondale verde del grande prato di gioco. Con l’obiettivo di realizzare spazi utili a tutti i soggetti coinvolti il progetto si articola in tre parti collegate: l’area dell’accoglienza, l’area della socialità e l’area dello sport. La prima presenta una area meeting polifunzionale, progettata con accesso esterno e autonomo a fianco degli uffici di gestione del Centro, della sede dell’associazione e degli spazi per l’infermeria e la riabilitazione. L’area della socialità si sviluppa nella clubhouse vera e propria con una cucina e una grande sala affacciata sul campo e con uno spazio protetto esterno per momenti conviviali. Lo sporto del coperto e la pavimentazione di tre metri di profondità che continuano lungo tutta la struttura sono stati pensati per estendere il più possibile il luogo della socialità anche all’esterno così come le panche continue al piede dei tamponamenti opachi che si alternano con le pareti verdi di gelsomino consentono di seguire comodamente le attività del centro in posizione protetta. L’area sportiva si articola poi intorno alla palestra per attività non dinamica fitness e riabilitazione. Due spogliatoi più grandi sono stati progettati con accesso diretto sia al campo che alla palestra in una logica di massima flessibilità. Un terzo spogliatoio più piccolo è stato pensato per gruppi di minori dimensioni come capita per gli arbitri e per la presenza femminile.
Società Sportiva Panthers
Parma, 2020
Strutture: Emanuele Fantuzzi
Impianti: Marzio Dall'orto e Davide Cantarelli
